Opere, Volume 5

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Presso Filippo M. Benedini, 1806
 

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Popular passages

Page 591 - Come parimente è sicuro che fra il vi; gore d'un istesso pensiero, espresso in verso sciolto, o rimato, corre la differenza medesima che si vede fra la violenza d'un istesso sasso, tratto con la semplice mano, o scagliato con la fionda, ma da chi sappia adoperarla.
Page 309 - Or cotesta musica istessa, che non è ne' recitativi se non se sola e semplice armonia, cangia nome, e melodia diventa quando, spiegando l'arte tutte le sue facoltà, l'adorna con le sempre nuove, artificiose, periodiche combinazioni di movimenti e di tempi, le quali ritmi o numeri si chiamano, e compongono le innumerabili idee, motivi e soggetti delle arie, che tutte distinte fra loro hanno per la varietà de...
Page 624 - Grazio da all'autore dell'Odissea: E mentisce così, col falso il vero sa in tal guisa intrecciar, che corrisponde sempre al principio il mezzo, al mezzo il fine,2) fate anche voi di tutto per meritarla, scegliendo e dal reale e dal possibile le cose che possano accordarsi meglio tra di loro.
Page 557 - ... tanti velenosi affetti del cuore umano, fomentati, anzi bene spesso prodotti dalla dottrina, quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi: non se ne compiace se non quando sente commuoversi, e benché s'inganni il più delle volte quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento, non s'inganna perciò in lui giammai la natura, quando si risente all'efficacia de' non conosciuti impulsi che l'han commossa
Page 553 - ... suoi talenti a vantaggio della società, della quale ei fa parte, insinuando, per la via del diletto, l'amore della virtù, tanto alla pubblica felicità necessario. Or, se il poeta non diletta, è cattivo poeta insieme ed inutilissimo cittadino. Tutti gl'illustri esempi di virtù e le massime morali che avrà sparse inutilmente ne...
Page 353 - ... impossibile : e che anzi al contrario si riderebbe a ragione d'uno sciocco scultore, che per dare alle statue quel verisimile, 'di cui la sua materia non è capace, le fornisse ( come già detto abbiamo ) d'occhi di vetro.
Page 727 - È necessaria una prontissima ubbidienza degli spiriti nel concorrere, secondo il bisogno, a mettere in moto ed a riscaldar la mente di quella specie di focosa agitazione che chiamasi estro, entusiasmo, o furar poetico. Dall'impeto del quale avvalorate le facoltà della mente, si rende essa capace di quelle operazioni che a lei riuscirebbero impossibili se le tentasse tranquilla. Come impossibili ad ognuno sarebbero a passo lento quei salti, che nell'impeto del corso facilmente riescono. Ma perché...

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